Guido Bassani ha giocato sia nel minibasket che nelle giovanili del TERRANUOVA BASKET e adesso sta vivendo una bellissima esperienza di studio negli Stati Uniti, dove ovviamente gioca anche a basket.
Lo abbiamo raggiunto per un’intervista che tocca vari aspetti della sua avventura, dallo studio allo sport.
Da Terranuova Bracciolini a Buchanan in Michigan: cosa ti ha portato negli USA?
Sono qui come exchange student, ovvero per svolgere il quarto anno delle superiori in una high school americana invece che nella mia scuola in Italia. Ciò che mi ha portato negli Stati Uniti è sicuramente la voglia di viaggiare e la curiosità di scoprire la vita in un Paese che molto spesso vediamo solo nei film e nelle serie TV. Qui sono ospite di una famiglia americana, che mi permette di vivere a pieno questa esperienza.
Come è la tua giornata tipo alla high school e cosa ti piace di più del sistema scolastico americano?
La mia giornata tipo inizia con la scuola alle 7:40, in cui passo la maggior parte della mia giornata. Pranzo a scuola per poi riprendere le lezioni che terminano alle 14:40. Da un paio di mesi a questa parte è iniziata anche la stagione sportiva e tutti i giorni, dopo scuola, mi alleno con la mia squadra di basket per circa 2 ore e mezza. Di solito giochiamo anche due partite a settimana. La cosa che più mi piace è come lo sport sia visto come parte integrante dell’esperienza scolastica e come questo faccia parte della giornata di ogni studente.
Le high school sono anche strettamente legate agli sport. Nella tua scuola quali sono gli sport più praticati? E come è l’organizzazione sportiva in relazione al programma di studi?
Qui in America ci sono tre stagioni diverse: autunnale, invernale e primaverile e in base all’high school gli sport praticati possono variare. Qui a Buchanan nella stagione autunnale abbiamo football americano, che è lo sport più praticato, ma anche tennis e calcio per i maschi. Per le ragazze i più praticati sono volley e nuoto. Nella stagione invernale lo sport decisamente più popolare è il basket, sia maschile che femminile, e addirittura il wrestling. A primavera invece in ragazzi giocano a baseball o golf mentre tra le ragazze si gioca a tennis o calcio oltre all’atletica per tutti. L’organizzazione sportiva segue una regola piuttosto semplice: lo sport ha una grande importanza negli USA ma la scuola ha sempre la priorità. Per poter partecipare a qualsiasi sport devi mantenere un livello minimo di voti per poter essere eleggibile per lo sport e far parte di una squadra.
Da appassionato di basket immaginiamo che tu stia portando avanti questo sport anche negli USA. Vuoi raccontarci qualcosa?
Esatto. Da un paio di mesi gioco a basket anche qui in America e ho scelto questo sport per la mia passione per la palla a spicchi e ho colto al volo questa possibilità. Essendo un exchange student mi è stato permesso di far parte della squadra così che potessi vivere a pieno l’esperienza dell’high school.
Per entrare a far parte della squadra ci sono dei veri e propri provini che durano tre giorni, al termine dei quali gli allenatori scelgono i giocatori per le squadre. Normalmente tutte le high school hanno tre squadre. La squadra dei freshmen è composta dai ragazzi del primo anno, la Junior Varsity di cui fanno parte i junior cioè i ragazzi più giovani o i meno esperti che si allenano però anche con la squadra principale di cui vanno a far parte negli ultimi anni di high school. La Varsity è infine la squadra che rappresenta la high school e prende parte ai campionati e qualche volta raggiunge anche i playoff.
Io faccio parte della JV, quindi la seconda squadra, che però è strettamente collegata con la squadra principale. Ci alleniamo ogni giorno insieme, giochiamo lo stesso giorno contro le stesse scuole ognuna con la propria corrispondente, prima gioca la JV e poi la squadra Varsity quindi è un’esperienza unica nel complesso dello sport. Poter vivere un’esperienza del genere è davvero molto bello perché per noi europei il basket americano è un qualcosa di quasi irraggiungibile, quasi un sogno che deriva dai campioni NBA che vediamo in tv. Qui invece è bello vedere come un ragazzo come me, che è qui per ragioni diverse dallo sport ovvero la scuola e lo studio, possa comunque vivere un’esperienza unica ed essere accolto in maniera molto positiva dalla scuola, dalla squadra e dagli allenatori che mi hanno dato questa possibilità. É bello vivere dall’interno quello che si vede nei film americani: giocare con la squadra con tutta la scuola che viene a vedere le partite, le trasferte col pullman della scuola che sono quello che compone l’immaginario del basket americano. L’esperienza è anche molto diversa da quella vissuta in Italia; il basket è molto più tattico con regole differenzi e il campo di dimensioni diverse che creano una differenza molto forte una volta che inizi a giocare.
Come valuti questi primi mesi di questa esperienza? Inteso come studio, sport e rapporti con persone di tutto il mondo?
Io sono in America ormai da 5 mesi e sono a metà della mia esperienza nella high school. Per ora il bilancio è super positivo, sicuramente la più importante e formativa della mia vita. All’inizio ho avuto qualche difficoltà come tanti altri ragazzi: ti trovi da solo in un Paese nuovo e molto diverso dall’Italia senza conoscere nessuno, con una lingua diversa ecc. La prima cosa da fare è senza dubbio adattarti ed è normale avere qualche difficoltà iniziale ma rappresentano anche la sfida di questa esperienza. In realtà sono tutti molto accoglienti all’interno della scuola e sempre pronti ad aiutarti. Lo sport è sicuramente una parte importante ed è stato fondamentale nella scelta degli Stati Uniti come destinazione ma anche per conoscere nuove persone e stringere amicizie. Qui lo sport è importantissimo sia all’interno della scuola che al di fuori e ha un vero e proprio valore di aggregazione e socialità. Posso solo consigliare a tutti i ragazzi che hanno voglia di fare un’esperienza come la mia e la curiosità di vivere in un Paese diverso di cogliere questa opportunità se ne hanno modo. É un qualcosa che ti apre gli occhi e la mente, ti fa crescere molto e ti cambia davvero; in particolare se ti piace lo sport ti da la possibilità di realizzare davvero il sogno di praticarlo in America. Qui viene meno la convinzione che per giocare a basket si debba essere super atleti; ce ne sono sicuramente molti ma allo stesso tempo se sei pronto a metterti in gioco, ad allenarti e supportare la squadra avrai la possibilità di giocare e vivere questa grande quello che davvero un sogno.
Grazie Guido per averci raccontato così nel dettaglio una parte così importante ed emozionante della tua esperienza americana. Goditi la seconda parte dell’anno e in bocca al lupo per la stagione!